Quando lo sguardo abbraccia le opere di Elena Borboni, tutto il nostro io è preso da una sensazione di bellezza, serenità, gioia. Ci comunica il suo stupore, la sua sincera sorpresa, la sua meraviglia per lo spettacolo, sempre nuovo, della vita.
Usa il segno informale e metafisico, ma nella sua arte si riconoscono delle forme: la sfera (a significare la terra, ma anche il nucleo), gli alberi, le foglie, i fiori, i cieli e gli arcobaleni, ed è attraverso di essi che rappresenta la vita, che si dilata nell’umanità e nell’amore.
Mi piace accostare il suo mondo emotivo alla stupenda lirica di G:Ungaretti “mi illumino d’immenso”
La magia artistica, l’originalità, il colore enfatizzato, esprimono le sue emozioni più profonde.
Con le sue opere, attraverso la percezione sensibile, arriva alla categoria spirituale. Corpo e spirito sono uniti in un abbraccio. Uomo e natura sono un tutt’uno. L’immensità e l’infinità delle galassie, corrono insieme in un divenire che non ha fine.
Ella invita a credere nella vita e nella bellezza, a capire l’importanza ed il rispetto per la natura, ad avere speranza.
Ha la fortuna di soggiornare a lungo alle Hawaii, dove la luce è il fulcro ed il motore della vita ed essendone affascinata ed ammaliata, per ricrearla e rifletterla al meglio sulla tela, utilizza molto i vetri. Ricordiamo peraltro che vanta una lunga esperienza nella scultura in vetrofusione. Infatti, oltre che pittrice, è anche una nota scultrice in tale tecnica.
Ho commentato con estremo piacere il lavoro dell’artista perché ho colto, oltre che la sua grande fantasia, maestria ed originalità artistica, la sua gioia, sensibilità e positività.
Complimenti Elena!

Marta Mai
(Sunto della Presentazione della Prof.ssa all’apertura della mostra personale di Elena Borboni, presso la Galleria Studio D’Arte- Via Grazie 6/a, Brescia – 8 Maggio 2004)